Nella prossima puntata di “Ophelia’s friends on air”, la giornalista e scrittrice Stefania Romito parlerà del suo libro fresco di stampa intitolato “Delyrio” (edito da La Bussola – Aracne Edizioni) e leggerà la recensione al libro scritta dallo scrittore Corrado Sebastiano Magro. “Delyrio” è una discesa nei misteri più angoscianti del sentimento d’amore, tra tormenti d’anima ed estatiche risalite. Un’ascesa verso l’apogeo di una passione vissuta come ambita beatitudine ma anche come dannazione eterna, all’estenuante ricerca di una verità che trae il suo nutrimento più prezioso tra le ambigue ombre della maschera. Attraverso il racconto in prima persona, l’autrice mette in scena il dissidio interiore di un uomo diviso tra il senso del dovere, il perseguimento dell’onorabilità, e l’attrazione del mistero dell’amore. Un nome solo emerge dal travaglio interiore del protagonista che si dipana tra le sofferte pieghe di un monologo che scandaglia gli abissi più profondi della mente umana. Alyssa. Dea divina e selvaggia. Figura evanescente che ha movenze d’onda che si infinita in un movimento perpetuo tra l’andare e il venire. Realtà o finzione? Amore possibile vissuto nell’impossibile, o amore impossibile vissuto nel possibile?
Stefania Romito, inoltre, approfondirà gli affascinanti temi del romanzo di Maria Grazia Corradi “Le radici del mirto” (edito da Erga Edizioni). Un libro premiato con una meritatissima targa speciale dalla Giuria dei critici del Premio Stresa di Narrativa del 2017 e che di recente è stata tradotto anche in lingua tedesca. “Le radici del mirto” è un commovente reticolo narrativo in cui domina l’imperativo morale dell’indimenticabile Papa Giovanni Paolo II: «Non abbiate paura di avere coraggio». Ed è proprio questa nobile predisposizione umana a costituire il filo di Arianna che collega le esistenze delle singole personalità che scivolano lente tra i passaggi di un tempo in cui “il coraggio di non avere paura” era vissuto come sinonimo di ribellione. “Le radici del mirto” di Maria Grazia Corradi è un libro che emoziona nel profondo grazie al rinvenimento di schegge di sublimità celate negli aberranti scenari bellici. Quel metafisico idillio, di montaliana memoria, evocato dal profumo dei limoni di una terra che ha sapore di unicità.
Nella seconda parte della trasmissione la scrittrice Pina Colitta parlerà di violenza di genere e della necessità di educare all’affettività, al sentimento. Una condizione sociale sempre molto attuale sulla quale, proprio in questi giorni, si cerca di accendere un importante riflettore. Le parole di Pina Colitta (autrice di numerosi testi esistenziali tra cui “In odore di santità“) illuminano e colpiscono per la eccezionale profondità d’animo e competenza professionale nell’individuazione dei fattori responsabile di un fenomeno sociale che, purtroppo, non accenna ad arrestarsi.
Nell’ultima parte della trasmissione, lo scrittore Pierfranco Bruni, uno dei massimi esperti di letteratura che abbiamo in Italia, porterà a compimento il discorso intrapreso nelle scorse puntate su Dante e sul suo rapporto con il papato. Un tema di grande interesse letterario e non solo.
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